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xGarzox.
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Scatta la Vuelta 2007: Primo, trovare un vincitore
Si parte sabato da Vigo, in Galizia: 22 squadre, 3291 km da percorrere attraverso la Spagna. Dopo gli scandali degli ultimi anni e le squalifiche per doping delle ultime due maglie oro, i controlli dell'Uci saranno serrati. Ci saranno, tra gli altri, Cunego, Petacchi, Bettini e Rebellin
Alexandre Vinokourov, vincitore dell'edizione 2006. Reuters
MILANO, 29 agosto 2007 - Centonovantotto corridori, 22 squadre, 3291 km, quattro arrivi in salita e due cronometro. Tutto con un solo obiettivo: trovare un vincitore "vero" per la Vuelta 2007, che scatta sabato per concludersi domenica 23 settembre. I kazaki Vinokourov e Kaschechkin, primo e terzo lo scorso anno, sono stati spazzati via dopo la positività al Tour. Lo spagnolo Valverde, secondo, fortemente sospettato di essere coinvolto nell’Operacion Puerto, preferisce avvicinarsi al Mondiale stando nell’ombra. Roberto Heras, idolo di Spagna, l’ultima Vuelta l’ha conquistata nel 2005. Ma era dopato e il successo gli è stato tolto. Domani mattina 27 ufficiali dell’Uci preleveranno il sangue ai 198 atleti al via per effettuare due tipi di controlli: tutela della salute (30 parametri analizzati) e antidoping.
IL PERCORSO - Si parte sabato da Vigo, in Galizia, con una tappa per i velocisti: anche le successive due frazioni sono per le ruote veloci. Alla 4ª, invece, con l’arrivo in salita a Lagos di Covadonga (12,6 km al 7,3% medio), la classifica comincerà a prendere fisionomia. L’8ª tappa coincide con la prima crono: Carinena-Saragozza. Sono 52 km in leggera discesa. Poi due arrivi in salita consecutivi: Cerler e Andorra. Martedì 11, il primo riposo. Da mercoledì a sabato, cioè dall’11ª alla 14ª frazione, di nuovo in scena le ruote veloci. Lunedì 17 il secondo giorno di riposo. L’ultimo arrivo in salita, alla 19ª tappa, sull’Alto de Abantos; a Collado Villalba, il giorno seguente, la seconda crono di 20 km. Il 23 settembre a Madrid, sul Paseo del Prado, la parata finale. Una Vuelta quindi abbastanza sbilanciata, con la prima parte molto più dura della seconda.
LE STAR - Per la maglia oro la lotta dovrebbe essere tra spagnoli. Assente Valverde, i nomi forti sono quelli di Oscar Pereiro, Samuel Sanchez, Haimar Zubeldia, Josè Angel Gomez Marchante e Carlos Sastre. Nelle gambe di Cadel Evans, secondo al Tour, bisogna vedere quanta benzina è rimasta. Il russo Vladimir Karpets è da verificare su una corsa di tre settimane. L’altro russo, Denis Menchov, la Vuelta 2005 l’ha vinta a tavolino per squalifica di Heras, poi è scomparso. La Discovery Channel schiera un trio interessante: Janez Brajkovic, Tom Danielson e Stijn Devolder.
CHE ITALIA - Noi ci giochiamo Damiano Cunego, anche se il talento della Lampre parte con l’intenzione di conquistare una tappa. Per la classifica ci potrebbero essere Leonardo Bertagnolli e Franco Pellizotti. Al via anche il campione del mondo Paolo Bettini, Davide Rebellin, Alessandro Petacchi (17 successi di tappa), Daniele Bennati e Francesco Chicchi. I loro avversari più accreditati sono Oscar Freire, Erik Zabel e Tom Boonen e Stefan Schumacher.
gazzetta.it
che tristezza nn c'è mai un italiano che va a fare classifica seria...berta e pellizzotti al massimo rientrano nei primi 20...
Edited by SarriTheBest - 30/8/2007, 22:45. -
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nn so come mai sia così snobbata... in fondo è pur sempre la 3° + famosa corsa a tappe...
io fossi un Bruseghin ci farei un pensierino.... -
Carles Puyol.
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Gli uomini di classifica so stati tutti squalificati...cmq non so perchè ma anche se do favorito sastre per me sta corsa la vince Marchante... . -
xGarzox.
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CITAZIONEnn so come mai sia così snobbata... in fondo è pur sempre la 3° + famosa corsa a tappe...
io fossi un Bruseghin ci farei un pensierino...
verissimo un cunego potrebbe benissimo con la forma fare bene sia giro che vuelta come faceva simoni fino a qualche anno fa..io boh certe cose nn le capisco proprio... -
Carles Puyol.
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chi sa se Cunego trova la forma in corsa e se la gioca...ma se se la gioca fino in fondo a tutta al Mondiale non avrà più nulla... . -
lusinis.
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Boh, Cunego ha detto che vuole fare la vuelta, non tutta, in funzione del mondiale, e questo ha una logica. Però, se fossi in lui, visto che a Stoccarda sicuramente non sarà la prima punta, e forse neanche la seconda, quasi quasi gli converrebbe puntare davvero sulla vuelta, con il rischio, però, di arrivare finito al mondiale... Dipende molto da come è la sua condizione adesso, da come si comporteranne in questo periodo gli altri papabili capitani per il mondiale e da cosa ha in mente Ballerini. .
