Euskalibur - La spada nella Vuelta

Il diario della squadra basca

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  1. SarriTheBest
     
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    Venerdì 21 settembre - 18a e 19a tappa - Antón: La festa continua!
    Un'altra grande giornata, oggi! D'accordo, proprio perfetta perfetta no: io non son riuscito a rimanere con i primi e a Samuel restano quei secondi di vantaggio per Evans... Domani c'è una crono che si addice meno a Samuel [Sánchez] che ad Evans, ma siamo passati in due giorni da una situazione in cui raggiungere il podio era difficile, praticamente impossibile, ad oggi, che la terza piazza è diventata un obiettivo certo non facile, ma comunque alla portata.
    Ieri, la 18esima, è stata una frazione veramente interessante: immagino lo sia stato soprattutto per chi l'ha vista alla tele. A decidere tutto è stata quella salita di prima categoria messa poco dopo la partenza: la nostra tattica era semplicemente quella di inserire uno o più uomini in fuga e stare attenti a quello che succedeva dietro. Ci siamo aggregati a un gruppetto io e Isasi, anche se lui alla fine non ce l'ha fatta a tenere il passo, ma quello che ha cambiato la storia della tappa è stata la battaglia che c'è stata dietro, con l'attacco di Sastre, che ha lasciato indietro Efimkin, Barredo, Triki [Beltrán] e ha finito ovviamente per giocare a nostro favore.
    Nel tratto prima della seconda salita ci ha pensato la CSC a tenere alta l'andatura di noi davanti, poi è stato il mio turno e con Gustov siamo andati avanti a cambi regolari fino in cima. Certo, dopo c'erano trenta chilometri tra discesa e pianura e bisognava anche gestire le energie; abbiamo perso qualcosina e il finale non è proprio venuto perfetto, ma nel complesso non ci si può proprio lamentare.
    Oggi la strategia era quasi la stessa e infatti ancora Isasi e Alan [Pérez] sono andati in avanscoperta; l'intenzione inizialmente era di attaccare con Samuel nell'ultima discesa, prima del secondo giro sull'Abantos; però le condizioni meteo hanno un po' giocato contro, visto che dopo la pioggia nel tratto di salita, la discesa era asciutta e non si poteva far la differenza.
    Ma verso la fine della discesa s'è creata una sorta di fuga in cui ho avuto la fortuna d'inserirmi, con Aitor Hernández; c'erano anche Alan e Isasi e così è diventata quasi una cronosquadre e abbiamo guadagnato trenta secondi che sono stati veramente fondamentali, prima di tutto perché ho potuto dare una mano a Samuel quando ha attaccato, per quanto... beh, non è che l'abbia potuto aiutare tanto in verità. Ma importanti anche perché mi hanno permesso di attaccare la salita con un certo vantaggio.
    Insomma, alla fine mi trovo ottavo e per me è un sogno che diventa realtà; mai mi sarei immaginato di poter arrivare così in alto: dopo il Tour - come già vi dissi ad inizio Vuelta – ho avuto un momento un po' dificile e ora questo risultato e le sensazioni avute mi danno davvero tanta fiducia. Per quanto oggi le sensazioni erano un po' meno buone degli scorsi giorni, magari anche per la fatica di ieri, ma alla fine in salita mi sono fatto ancora valere. Le mie caratteristiche quelle sono, del resto: sia un dono dei miei genitori o quello che è, vado forte in salita; una bella coppia con Samuel, che va forte in discesa, per quanto, beh in salita l'avete visto oggi, no?
    Adesso domani nella cronometro ce la metterò tutta per mantenere la posizione nei dieci, sperando che Samuel riesca ad agguantare il podio. Intanto ci godiamo un'altra serata di festeggiamenti, perché una vittoria così lo merita assolutamente. Il bello è che entrambe le vittorie sono venute alla fine di un grandissimo lavoro di squadra e così le si apprezza ancora di più; io stesso mi sento come se la tappa di Granada l'avessi vinta io... (Igor Antón)

    Mercoledì 19 settembre - 17a tappa - Isasi: Lezioni di basco
    Eccoci qua... è da un po' che non ci si sentiva eh?
    E ti pareva che mi deve toccare una tappa in cui non è successo nulla di particolare! Allora, sapete che vi dico: oggi vi faccio una piccola lezione di vocabolario basco, ciclistico e non.
    Per cominciare, "ciclismo" si dice txirrindularitza e "corridore" txirrindulari, mentre "squadra" è più semplice per uno straniero e si dice taldea; "compagno di squadra" è invece taldekide.
    Ancor più facile è "volata", che si traduce sprinta; si traduce per modo di dire, visto che appunto basta aggiungere una "a". Un "passo", nel senso di Gpm, in Euskera si dice mendate, mentre la pronuncia torna ad essere un po' più complicata con "classifica", che per noi è sailkapen.
    A proposito di sprint, quando qualcuno esagera un po' nello sgomitare, può succedere che venga la voglia di urlargli kabroia!: solo dal suono capirete che non è propriamente un complimento... Se invece arriva la vittoria, il grido quasi sempre sarà aupa!, che è come dire "e vai!", ma è anche una parolina che usiamo un po' per tutto, una sorta di intercalare.
    Il classico "buon giorno" è egunon, ma se decidete di venirci a trovare, c'è un'altra cosa fondamentale da sapere, ossia come ordinare una birra: con na garagardoa emango farete bella figura e può pure capitare che la birra ve la offrano... Allora, avete preso appunti?
    Vabbè, torniamo un attimo seri e diamo un'occhiata alla tappa di domani. A giudicare dal percorso, e per il fatto che siamo nella terza settimana, è probabile che vada via una fuga con buone possibilità; per noi si tratterà innanzittutto di essere presenti, dunque: potrebbe essere il giorno giusto per me o per Íñigo [Landaluze], che ancora non ci siamo fatti vedere davanti. Quindi, con qualcuno della squadra in grado di giocarsi le proprie carte in una fuga, ovviamente lasceremo fare; in caso contrario, ci si concentrerà su Samuel [Sánchez] e Igor [Antón], provando a recuperare qualche posizione in classifica.
    Gero arte (cioè "a presto")... (Iñaki Isasi)

    Domenica 23 settembre - 20a e 21a tappa - S. Sánchez: Ed ora il Mondiale
    Che dire? È stato tutto perfetto. Aspettarsi di più da questa Vuelta era impossibile.
    Ieri sono partito nella crono con l'intenzione di dare tutto e raccogliere quello che veniva: beh, ne è uscita una vittoria di tappa e il terzo posto nella generale.
    Tre vittorie di tappa, il podio, l'ottavo posto di Antón nella generale, il secondo nella graduatoria delle squadre... la verità è che sono davvero molto contento di come sono andate le cose. Ripeto: di più non potevo proprio chiedere.
    Il tempo per le celebrazioni non è però molto, visto che c'è da pensare subito al Mondiale. E nella condzione in cui arrivo a Stoccarda, beh è chiaro che voglio giocarmi le mie carte e tenteró di approfittare delle opportunità che la corsa mi potrebbe offrire. Altrimenti, si tratterà di aiutare la squadra, soprattutto Oscar [Freire], visto che non so in che condizioni Alejandro [Valverde] si possa presentare al Mondiale; tutta la controversia sulla sua partecipazione, comunque si risolva, non gli avrà certo giovato e in verità non so come abbia potuto allenarsi in questo periodo.
    Insomma, il percorso abbastanza duro mi si addice e pare anche che ci siano buone possibilità di incontrare pioggia, il che potrebbe rendere la gara ancor più selettiva e diventare un fattore a mio favore; sotto l'acqua spesso me la cavo bene e quindi condizioni un po' difficili sarebbero assolutamente le benvenute dal sottoscritto.
    L'anno scorso mi sono piazzato bene e se Alejandro avesse fatto il buco... beh, forse sarei finito con la maglia iridata addosso. Quest'anno... quest'anno si vedrà, ecco!
    Intanto colgo l'occasione per salutare tutti quelli che ci hanno letto, a nome mio e della squadra. So che alcuni hanno finito per fare anche un po' il tifo per noi e li ringrazio; è stato un piacere tenere questo diario e farvi conoscere la nostra squadra. E chissà che non si possa ripetere, in futuro. (Samuel Sánchez)

    Euskaltel - Euskadi (Squadra Pro Tour)
     
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6 replies since 7/9/2007, 22:11   138 views
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